

Apparizioni e visioni
popolano le pagine e creano un’atmosfera di sospensione e incertezza. Talvolta
comica ma spesso inquietante.
La prosa ha una qualità colloquiale che appartiene alla
gente della nostra terra emiliana.


Chi è? ha detto allora Squadroni.
Sono io, Giacomo,diceva la voce.
Giacomo chi? ha detto Squadroni.
Ma come, Giacomo Tiberani… non ti ricordi?
Altroché se mi ricordo, era proprio lei che stavocercando,
dov’è che non la vedo?
Sono qui, ha detto Tiberani.
Allora Squadroni s’è
guardato intorno ma non riusciva a vederlo. C’era pochissima luce, quasi
niente.
Qui dove? ha detto.
Qui vicino a te.
Ma Squadroni continuava a non vederlo. Poi si è avvicinato
alla macchina accartocciata contro il
palo, da cui gli era sembrato che provenisse la
voce, e parlando attraverso il finestrino gli ha chiesto
come stava.
Come vuoi che stia? ha risposto Tiberani, si fa
quel che si può. Alfieri sì che sta bene.
Alfieri? Squadroni è rimasto un po’ in silenzio
perché non ricordava di aver mai sentito quel nome.
Ma come, non ti ricordi di Alfieri, il falegname? Gli
ha detto Tiberani. Lui sì che è ancora vivo. Io invece
sono morto due giorni dopo di te.
Le volevo chiedere una cosa, maestro, ha detto Squadroni
infilando la testa nel finestrino della
macchina. Come mai mia moglie ha venduto il
cascinale col fienile?
Non lo so, ha detto Tiberani. Poi gli ha chiesto:
Tua moglie? quale moglie? C’era uno stupore nella sua voce che sembrava
diventare sempre più grosso man mano che il silenzio gli cresceva intorno.
Come, quale moglie? ha detto Squadroni, mia moglie,
no? Come mai ha deciso di vendere la casa?
Solo che a Tiberani non risultava proprio che Squadroni
avesse mai avuto una moglie, e così
continuava a dire: Moglie? Moglie? con un tono di voce
sempre più stupito e debole.
Perbacco, mi hanno perfin tagliato la cravatta al matrimonio,
ha detto Squadroni. Non si ricorda?
C’era anche lei .. Là che mangiava …
Poi si è accorto di esser stato un po’ irriguardoso
e ha cercato di scusarsi cambiando discorso.
Be’, cosa facciamo adesso? gli ha chiesto, tenendo
sempre la testa dentro il finestrino.
Adesso stiamo qui, ha risposto Tiberani con una
voce che sembrava spegnersi da un momento all’altro. Oppure andiamo via.

ormai buio. Squadroni ha chiesto qualcos’altro al maestro
Tiberani, ma lui non ha risposto niente.
Faceva freddo, o almeno così sembrava. Per terra si
sentivano i solchi lasciati da un trattore e dopo
un po’ ha incominciato a seguirli.”
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