giovedì 17 maggio 2012

Isabella scrive dalla Tanzania

Carissima

A volte le cose coincidono e stasera ho sia la luce che La chiavetta internet funzionante..per cui …

Ora sono alla scuola di Makoko (che non trovi neppure sulle cartine): è un bel posto nel nulla sul lago Victoria. Sto cercando di imparare il kiswahili e ne avrò fino all’8 dicembre. Poi mi trasferirò a Mwanza (che invece trovi con Google hearth) che è la seconda città della Tanzania per dimensioni ma ‘purtroppo’ in forte espansione. Crescono gli affitti e le baraccopoli.

In Tanzania sto imparando un po’ di cose: intanto che le leggi della fisica sono relative: in un pullmino dove starebbero 9 europei  stanno fino a 25 tanzaniani, che le zebre che vedo dal bus sono animali troppo improbabili: ma CHI le ha fatte a strisce bianche e nere dovendo vivere nella savana che è gialla? E con dei culoni poi che mica possono correre … insomma un insulto a Darwin.

Ho imparato anche che dove vivono gli africani non possono sopravvivere gli americani. La maggior parte dei miei compagni è statunitense: giuro:  c’è pure un ex-marine che ora fa il frate domenicano … questi non hanno ancora capito dove sono atterrati: non sanno proprio nulla del resto del mondo, non sanno una seconda lingua oltre la loro ma han letto su un sito che servono 9 mesi per imparare il kiswahili. Penso che finiranno mangiati da un leone: insomma sono peggio delle zebre!!!

A scuola parlo solo inglese o kiswahili e faccio un bel po’ di confusione: anche perché ci sono tutti gli accenti: americano (of course), indo-english, african english e … una suora che credevo avesse la dentiera e invece è IRLANDESE!!! Io sono anche stata un po’ stronza i primi giorni perché quando delle svizzere han cominciato a dire che a loro mancava la cioccolata, io ho detto che a me mancava il caffè e poi ho chiesto alla suora se le mancassero le patate!

I tanzaniani sono molto carini, davvero amichevoli. Ti dicono sempre ‘benvenuta’ e sorridono..a volte li invidio perché qua non c’è proprio nulla: malaria, HIV, noccioline e ricariche telefoniche..eppure non sembrano preoccuparsi troppo…le donne tengono su il mondo: fanno tutti i lavori pesanti, allevano i figli e costano solo 20 mucche. Sono contenta di lavorare nel campo dell’educazione delle ragazze. Per ora studio e vado a Mwanza ogni 2 settimane: impiego 6h e mezza (cambiando 4 mezzi) per fare 250km. Ho alcuni ‘forse’ per dei lavori: oltre alla costruzione e gestione dello studentato, darei  una mano in una prescuola per bimbi di strada o ammalati di HIV: si insegna loro l’alfabeto, i numeri e qualche parola di inglese perché non partano svantaggiati a scuola e la abbandonino, poi ci sarebbero l’insegnamento di elementi di psicologia ad un corso per counsellors (sempre per HIV) e i giovani della parrocchia ..


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