giovedì 28 giugno 2012

Le vostre storie (Parte prima)


Cronache dall’India



Gennaio  2010:  una settimana in India a distanza di 20 anni. 

Più avanti se ne leggerà la cronaca dettagliata,  scritta  giorno  dopo  giorno dalla mia splendida e insperata compagna  di  viaggio.  Non si è trattato di un semplice, seppur bellissimo viaggio   in  ottima  compagnia,  per  rivisitare   importanti  luoghi  del passato; è stato molto di più: un tuffo nel profondo dell’anima  dove si sono addirittura create le condizioni ideali per  far rivivere  la presenza  di una persona ormai trapassata, grazie alla memoria donata dallo Spirito in un particolare momento. Si è trattato di un dono:  quello di poter rivisitare  il punto di partenza che ha dato origine ad  una  nuova vita, piena di difficoltà, ma  che ha  anche regalato grandi opportunità  di  crescita,    di  conoscenza,  di  ricchezza interiore,  di
salvezza.  E’ la cosiddetta "Via di Damasco" che sto ancora percorrendo dal 21 Ottobre 1986.

Eravamo  partiti  G.C  ed  io  per un viaggio intorno al mondo: prima tappa Bombay . Avevo  intuito che questo viaggio  mi avrebbe cambiato la vita per sempre  ed era poi quello che, intimamente, desideravo, ma senza rendermene conto.

E’ al Vimala Hospital di Bombay che ,alla fine di una visita di" cortesia " alle  suore missionarie italiane dell’Immacolata, mi si avvicina un bambino di  5  anni,  scalzo,  bellissimo,  vestito  di  bianco:  D che sarebbe poi diventato mio figlio 3 anni dopo!

“Perchè     non  lo  adottate voi? “mi chiede Suor  Lucia, poi si corregge subito:”  Purtroppo  non  è  adottabile,  ha il padre che sporadicamente lo viene a trovare! Peccato!”

G.C.  non era con me durante quella visita , ma era passato a prendermi più tardi  .  Si  era  anche  fermato  un po’ nel salottino del Vimala ( questo particolare  l’avevo completamente  rimosso) per salutare le Suore italiane e  per   lasciare  una  dedica  scritta, com' è abitudine fare da parte dei visitatori.  Questa  dedica l’avrei inaspettatamente ritrovata 20 anni dopo
ritornando  indietro  con  le pagine del libro delle firme a quel 21/10/86:

“Buon   proseguimento”!   aveva  scritto! 


Per  me  è  stata  una  sorpresa grandissima  ed  è  come  se  G.C.  l’avesse  scritta in quel momento! Sono convinta  che quel pomeriggio, nel salottino c’era anche lui e che, in quel modo,  era riuscito a “farsi vivo”!

Più tardi quella sera del 21 Ottobre 86, in albergo,  dico a G.C. di questo incontro  e di questo bambino bellissimo che in qualche modo gli somiglia e  che  lui  non  aveva avuto modo di incontrare. Senza parlarmene scrive a Suor  Lucia e Suor Bertilla  e chiede di adottarlo a distanza per offrirgli un  futuro   (senza  averlo  neanche  visto  gli era rimasto impresso…forse perché gli avevo detto che un po’ gli somigliava)       .

Dopo  qualche  tempo  arriva  la  risposta  : “ l'adozione  a distanza non è possibile; o  fate  un'adozione  vera  e  propria o non se ne fa niente". Iniziammo (in realtà fece tutto G.C) le pratiche, ma bisognava rintracciare il padre biologico per fargli firmare l'abbandono e inoltre le Missionaries of  Charity  di  Bombay  non  prevedevano  adozioni  in  Italia, ma solo in
Germania  e Svizzera...insomma tante difficoltà,  Suor Lucia però  non si è mai  persa d'animo e, decisissima, è riuscita nell'intento e  per una volta le  MoC  hanno fatto un'eccezione grazie soprattutto all'intervento diretto di  Madre  Teresa  (quando Dio vuole non c'è ostacolo che tenga). Fatto sta che  dopo  3   anni,  il  17/11/89 siamo partiti per andare a prenderlo. Ci siamo  sposati  con  rito  religioso il 19/11/89 nella Velankanni Church di Bombay  (15  anni  prima ci eravamo sposati con il solo rito civile), siamo rimasti  ancora  una  settimana e il 27/11/89 siamo ritornati in Italia per cominciare  la  nuova  vita.  Non racconterò tutto quello che è accaduto da allora  ad  oggi  (dovrei scrivere un libro a parte) ma  dirò semplicemente che  tutta  l'impalcatura  della  vita  "vecchia"  è  pian  piano crollata, lasciando  una scia di grande, indicibile sofferenza,  soprattutto per G.C.
durata fino alla sua morte avvenuta  il 18/06/2005. La sua ultima settimana di  vita e di passione , però, gli ha aperto la strada alla vera salvezza e alla  riabilitazione di tutto il suo essere profondamente  ferito;  è stata per  lui  la    nuova  creazione,  la  liberazione  da  tutti  i  pesi  che l'opprimevano.  Se  ne  è  andato  senza  rimpianti  e  in pace, con grande
coraggio...va detto.  Siamo rimasti soli D ed io (ma lo eravamo anche  della  morte di G.C.)  in mezzo a grandi  difficoltà e ostacoli, ma abbiamo anche  goduto e godiamo tuttora della vicinanza e della sincera amicizia di molte, preziosissime persone (E. è la prima di queste).


Ed  eccoci,   dopo  20  anni,  a  ritornare in quei luoghi.............buon viaggio   e  buona  lettura   con  le  cronache  di  E.


Cronache del nostro viaggio in India

Mumbai, 16 -23/01/2010 ......................................


Il seguito a DOMANI










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