mercoledì 13 giugno 2012

IL  LIBRO  DI  ZUCCHERO



Tra tutti i libri di cui abbiamo sentito parlare, uno molto strano è senz’altro il libro di zucchero.

La stranezza di questo libro non è tanto che è di zucchero, ma sta piuttosto nel fatto che nelle sue pagine non si leggono parole né amare, né salate, né acide, né aspre, ma solo parole dolci.

Infatti ogni volta che l’autore, mentre lo scriveva, aveva usato una parola meno che dolce, il libro si era chiuso. Si intitola :  “ADDOLCIRSI LEGGENDO”.

Molte persone scontrose e dal carattere ombroso entravano in biblioteca e lo chiedevano in prestito per diventare più dolci.

Un giorno si presentò una signora “musona” e “inviperita” che tutti conoscevano nel paese per il suo pessimo carattere.

Era una maestra che tutti i giorni litigava non solo con il marito, ma anche con i vicini, con il direttore, con le colleghe, con le dade, con i genitori ed era il terrore dei bambini.

Chiese il libro di zucchero e il bibliotecario, sorpreso e titubante, glielo diede; la signora se ne andò via brontolando: “ Dicono che non sono troppo dolce, chissà se leggendo questo libro mi addolcirò un po’… ma… io non ci credo proprio …!”

Arrivata a casa,  sempre con il muso lungo, iniziò a leggere.

Presa dalla lettura, continuò, continuò… lesse tutto il libro.

Quando il marito tornò a casa, la cena non era pronta, ma … al posto della moglie scorbutica c’era una dolce signora che lo accolse con un bacio invece che con i soliti urlacci.

Il giorno dopo la signora arrivò a scuola con il libro in mano e un sorriso sulle labbra.

Al suono della campana la maestra “ex musona” entrò piroettando in classe e accolse i bambini con un sorriso a “trentadue denti”.

La mattina passò in un baleno; i problemi di geometria e gli esercizi di grammatica erano diventati più leggeri, ai bambini sembrava di sognare, le dade non credevano ai loro occhi.

La maestra lesse il libro ai bambini: anche i più litigiosi divennero dolci e gentili.

Alle 12,25 arrivò la collega e di fronte a quella scena inconsueta, cadde a terra svenuta.

Bisognò rianimarla leggendole una pagina di quel libro “zuccheroso”.

Fu un grande giorno per quella scuola e per l’intero paese, un giorno che si continua tuttora a ricordare.

Tutti furono felici, anzi… quasi tutti … tranne uno.

Indovinate chi?

Il povero bibliotecario, che fu preso d’assalto da tutti le maestre e i bambini del paese e fu costretto a fare una lista d’attesa lunga un chilometro con i nomi di tutti quelli che volevano leggere il libro per diventare dolci come lo zucchero.

Perché, ormai tutti sanno che:

“Un libro di zucchero, come per magia,

musi, litigi e urlacci porta via”.

(Testo inviato da Ariel)




















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