giovedì 10 gennaio 2013

Voci della comunità


Sporca di pelle

La follia è uno stato di grazia,  uno stato dell'elevazione della coscienza entro la quale anime inconsapevoli vagano nel principio del nulla che li rende eterni bianchi... e quel gelo senza macchia dentro di essi sfiora  l'essenza dell'assoluto con la veemenza del fuoco sulle sterpaglie da autunno.  Non a tutti sono visibili i colori del vento e si soffermano sull'arcobaleno.
Un giorno un albero mi disse che non è cieco colui che non vede,  non è sordo colui che non sente ma chi non sa vedere oltre le parole e chi non sa sentire oltre lo sguardo.
La realtà è un fuoco che scioglie il gelo delle anime lasciando scoperto l'asfalto delle nostre paure.
Ecco …  la follia ti prende suprema, un'entità superiore che sorvola quell'asfalto.
Colui che è normale trascorre la propria vita camminando in equilibrio su quel suolo scivoloso e ripetutamente cade  sanguina ….. e quel sangue si sporca, si macchia, si mescola ad un suolo insano,  patologico, infetto.
Quel sangue è la mia pelle della quale io mi vesto, della quale io mi copro per non sentire freddo, della quale non so spogliarmi.
Vorrei essere davvero sorda e davvero cieca ma non lo sono. Io vedo i colori del vento e non mi soffermo sull'arcobaleno. So ascoltare lo sguardo o vedere le parole ….  quelle non dette, quelle che non si possono o non si vogliono dire.
Capisco l'incomprensibile, spiego l’inspiegabile, vivo di sfide perché  nulla è impossibile, niente non si può.
Le regole  le detta la pelle. Sulla mia pelle ci sono scritte fiumi di parole che non tutti sanno leggere … la mia pelle è la mia bocca, i miei occhi …
Sono fatta di pelle, di carne e di vene dove  scorre sangue bollente e la pelle brucia, brucia così tanto che la mia anima è diventata cenere.

E.R.




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