Quanti pensieri, questa sera!
“Quanto a lungo debbo
ancora abbaiare prima che vi rendiate conto che il nostro giardino c'è un intruso,” e questo è quello
che Nerone, il mio bel cagnolone, deve aver pensato quella sera che ebbe la
malaugurata sfortuna di scontrarsi con un riccio.
Nerone è sempre stato piuttosto curioso e poco
disponibile ad accogliere intrusi nel proprio territorio e, senza pensarci, è
corso a far capire al riccio che non era gradito ma, ahimè, lui, il riccio, era
di parere contrario o forse semplicemente preferiva le buone maniere.
Anche Nerone le conosceva ma davanti all'istinto di
protezione ben poco c'è da dire. Esco. Voglio capire il perché del suo
incessante abbaiare.
Mi avvicino.
Mi si presenta a un bella dilemma:a salvare Nerone dal
riccio o il riccio da Nerone?
Opto per
allontanamento ma ormai il danno è già stato fatto.Solo il mio bel
cagnolone, tutto preso dall'enfasi, non se ne era reso conto che aveva tanti
aculei sul suo bel nasino. Io porto in casa il cane e mio marito, protetto da
un paio di guanti, prendere il riccio e mi raggiunge.
E’ lì che mi accorgo della bellezza del riccio. Seppure
impaurito sembrava osservarci pensieroso. Forse si stava domandando “Sono anche
questi due poco ospitali come l'altro o posso stare tranquillo?”
Il mio cane guaiva, poverino, mentre con una pinzetta
cercavo di togliergli gli aculei. Ad operazione finita, dopo averlo
disinfettato, tante coccole. Ero preoccupata per lui e non mi importava un
piffero dell'ospitalità.
Ma tornando al riccio, sì, era una femmina, era troppo
carina. Mio marito l'aveva portata in un prato vicino e, siccome era tanto
educata, si è girata a mo' di ringraziamento.
P.M.
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