F.
I miei amici sono
come i miei fratelli. Sono ragazzini per
bene, rispettosi e bravissimi,
interessanti e molto educati. Ero
un giovanissimo ragazzo di 16 anni, più o meno. Studiavo in una scuola
secondaria nel mio paese in Africa
ovest. A scuola ho conosciuto due ragazzi della mia età e con lo stesso
livello in accademia. Abbiamo passato
sempre circa sei giorni alla settimana a scuola insieme e ci siamo
uniti. Il nostro comportamento nella scuola e anche fuori della scuola era
ottimo. Le nostre vite erano esemplari. Mi rendo conto che per tanti altri
ragazzi eravamo famosi per il nostro
atteggiamento e per il nostro impegno accademico. Eravamo nella squadra di
calcio e giocavamo abbastanza bene. Io gioco in difesa, l'altro, che
si chiama John Choca, in
centro e William in attacco. Ci siamo
divertiti molto durante una partita perché i miei amici segnavano i gol.
Durante il terzo semestre dell'anno scolastico cominciava il torneo di calcio regionale e siamo nella
prima squadra che rappresenta la nostra scuola. Siamo i campioni e abbiamo
alzato il trofeo per due volte.
Spesso parlavamo tra di noi del nostro futuro: come
possiamo affrontare la vita dopo la scuola. La vita dopo la scuola é quando
diventiamo più grandi.
Ci parliamo anche delle ragazze perché ognuno era
orgoglioso di avere una ragazza della stessa scuola e con lo stesso livello in
accademia. Le nostre ragazze sono belle e molto simpatiche. I miei amici
venivano spesso a casa nostra anche io andavo a casa loro. Si sono conosciuti
anche i nostri genitori e a tutte le
famiglie e ai miei genitori piaceva la nostra amicizia perché ormai siamo già
come una famiglia. La mia famiglia nel weekend mi chiede di invitare i miei
amici per mangiare insieme a noi.
Oggi vivo in Italia. Vivo un'altra vita, diversa ma i miei amici sono nel mio pensiero
La lontananza fisica non può eliminare i legami che si sono formati nel tempo. E neppure i ricordi, che fanno un pò compagnia a chi lontano dai suoi cari si sente un pò solo.
RispondiEliminaUn bel racconto pieno di ricordi genuini.
La ragazza col vestito a fiori.