
La
serata del secondo giorno siamo partiti Mara questa volta siamo in quattro
Cruiser. Viaggiavamo verso la Libia e in ogni Cruiser circa 30 o 32 persone
dopo due giorni di viaggio siamo arrivati in un posto che si chiama Rebel
Camp dove ci sono i soldati del Niger
per proteggere i loro territori. Ci siamo fermati il per pagare prima di
attraversare il confine oppure per mangiare e riposare e anche per avere
informazioni dai soldati perché siamo
già vicini alla Libia. Siamo rimasti lì
per tre giorni e poi partiamo di nuovo circa alle otto di notte. La seconda
notte ci siamo fermati per alcune ore in "No man's land" il confine tra Niger e Libia. Quella notte ci
siamo preparati perché il viaggio
diventerà più duro. Si' perché ci sono
tanti soldati libici con armi pesanti.
Dopo
la mezzanotte siamo entrati nei territori libici e verso le tre o alle quattro
di pomeriggio noi non sappiamo che siamo già avvistati dai soldati e loro
cominciano a sparare. Siamo bloccati fermati catturati. Siamo massacrati di
botte. Ci portano via i soldi e tutta la nostra roba . siamo portati in un
posto aperto nel deserto mangiavamo solo
una volta al giorno. Siamo torturati durante le giornate con il vento troppo
forte e la notte con aria freddissima e siamo rimasti lì sette giorni. La
mattina dell'ottavo giorno siamo trasferiti in una zona militare e siamo stati
lì altri sette giorni. Alla fine siamo
portati in una struttura che si chiama Zanzi, il posto per le espulsioni. Siamo
più di 1000 persone divise in tre stanze. Veniamo da qualsiasi paese africano e siamo chiusi quasi senza cibo e acqua. In tre settimana
sono morte due persone per soffocamento e la fame davanti ai nostri occhi.
La polizia faceva il business. Chi ha i
soldi pagava $ 100 o 140 dinar per avere la libertà. Chi non li ha rimane
prigioniero. Sono stato lì quasi tre
mesi e sono rimasto senza soldi. Arriva un giorno e la sera sono scappati due ragazzi. La notte circa alle 11.30 sono
scappato anche io con un ragazzo che mi
viene dietro. E' scattato l'allarme e è arrivata subito la polizia con due
grandi Cruise4x4. Correvano ed erano più
veloci di me. Quella notte io ho
visto il miracolo e la salvezza del Signore perché sono stato nascosto sotto un
albero e dopo quasi due ore che loro mi
cercavano e non mi trovavano sono tornati indietro.
Dopo
alcune ore ho recuperato un po' di energia e ho
trovato il tubo d'acqua e ho bevuto un po' e ho cominciato a camminare
in mezzo al deserto per arrivare alla città che si chiama Gatroni. Sono
arrivato in questa città circa alle 5.30 o alle 6 subito ho trovato degli
amici. Sono uscito con loro per cercare il lavoro per sopravvivere e
sistemarmi. Dopo un mese ho trovato un po' di soldi e sono andato a vivere a
Sabha e sono stato lì due mesi. Lavoravo
in un auto lavaggio. Dopo due mesi ho deciso di andare a Tripoli. Sono
andato e ho trovato subito il lavoro in un lavaggio auto di un amico. Dopo cinque o sei mesi a Tripoli
ho visto che è la gente veniva in Italia con la barca via mare. Tutti gli amici
vogliono andare ma avevo paura del mare ma non voglio tornare indietro. A
novembre 2006 ho pagato $ 500 da un amico che ha il padrone che faceva il
business per mandare la gente in Europa
ma alla fine siamo fregati e non riesce a partire. Così sono tornato a cominciare a lavorare fino
all'agosto. La volta dopo ho pagato $ 1000 con un altro gruppo di persone. In
agosto siamo partiti da una città vicino a Tripoli si chiama Garapoli. Siamo
arrivati alla riva del mare cerca a mezza notte e poi ci siamo
sistemati. La barca metteva il cibo e la benzina. Tutti dentro la barca e
partiamo circa alle tre di mattina. Il primo giorno di pomeriggio abbiamo perso
la direzione dopo alcune ore siamo riusciti a recuperare. La notte ci siamo persi di nuovo e siamo in
grandissima difficoltà'. Siamo fermi, il
mare è brutto con il vento forte. La mattina circa alle tre o alle quattro
siamo vicinissimi a Tunisi perché riesci
a vedere le macchine per strada.
Siamo
rincuorati di nuovo. La mattina con l'aiuto del GPS e la bussola cominciamo di nuovo a seguire il nostro corso
per arrivare in Italia. Viaggiamo tutta la mattina e il pomeriggio siamo vicini
all'isola di Lampedusa. Circa alle cinque con tanta fatica paura e rischio ma
alla fine siamo tutti salvati e questa è la mia storia.
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