mercoledì 14 novembre 2012

Voci dalla comunità


Lettera all’adolescente che sono stata

Cara E.
se potessi entrare anche solo un istante dentro di te per capire perché ti fai tanto male lo farei. Farei mio il tuo dolore e lo vivrei insieme a te tenendoti per mano nelle tante notti in cui ti sei sentita sola in cui  urlavi e nessuno ti sentiva e l’eco di quelle grida diventava un’ ossessione nella tua mente. Vorrei entrare nei tuoi pensieri, nel tuo cuore per comprendere il motivo dell'odio che provi verso di te stessa. Perché distruggi tutto ciò che sei.
Hai iniziato a piangere per gioco ed ora sei convinta che é il tuo destino.
Quanto male può farti a mascherare quelle lacrime con sorrisi che non ti appartengono. Fa così male che vivere per te è impossibile. Esisti sopravvivendo grazie a qualcosa che sta uccidendo la tua anima inesorabilmente, giorno dopo giorno.
Quanta rabbia ti porti dentro e pesa come  un macigno e quella polvere é come sale nelle ferite: disinfetta ma brucia da morire.
Come si stanno bruciando tutti i tuoi sogni, le tue speranze dentro ad una siringa.
Tutti abbiamo le ali  ma non tutti sappiamo usarle. Bisogna solo imparare a farlo.
Non permettere a nessuno di spezzartele le tue ali nemmeno a stessa.
De Andrè diceva che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.


Che tu sia come il fiore di loto - bianco purissimo-  che nasce e cresce nel fango.

 

 

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