martedì 20 novembre 2012

Voci dal carcere


R. ha finito di scontare la sua pena e sta affrontando il reinserimento nella società.
 
Come sono oggi
Ho poco da raccontare visto la mia permanenza dentro questo Istituto.
Sono preoccupato dato che non vedo un  futuro. Sono tanti anni che manco dalla vita sociale. Incontro persone che entrano in carcere: ragazzi che vengono arrestati per i loro sbagli e mi dicono che fuori non è c' lavoro e che molte persone non arrivano alla fine del mese e si appoggiano alla Caritas.
Io che futuro posso avere una volta fuori?
In questi giorni cerco di occupare il tempo meglio che  posso (leggere e scrivere e pensare tanto) visto che nel posto in cui vivo sono privato di tutto.
Oggi penso agli errori alla mia vita che è sfumata senza avere un senso. Mi sono visto mancare
la bellezza e le piccole cose che la vita ci regala e noi non apprezziamo.
Mi mancano i colori del mondo.
Ora sono abituato al blu dei blindi, a un bianco sporco, molto sporco, e un giallo opaco.
Mi manca la libertà.
Se oggi debbo trovare un senso a tutti i giorni passati dentro l'istituto non trovo niente di
costruttivo che mi aiuti a tornare nella società. Mi sembra di essere un cane buttato dentro un box
 e lasciato lì senza avere un'educazione. E lui sta lì dentro la sua cuccia.
Ho commesso in miei errori e li sto pagando perché è giusto saldare il conto con la società.
Ma è giusto anche pensare di darmi una possibilità di reinserimento per non tornare qui dentro.
Le carceri sono un mondo a parte complesso e fatto di burocrazia.
In queste condizioni non vedo un futuro per me e in queste condizioni come posso crearmi una famiglia se poi dopo sono costretto a tornare a delinquere?
Si possono fare tante cose. Basterebbe un  impegno, meno spreco di soldi pubblici e si
aiuterebbe la gente a delinquere di meno e  i ragazzi come me avrebbero più aspettative per il proprio futuro.
Oggi il mio sogno è  fondato su aspettative realizzabili,  visto che mi accontento di poco.
Vorrei un lavoro fuori di qua e la sicurezza che mi rimanga.
I miei sei anni passati qui dentro mi hanno dato modo di capire che questo non è il mio posto
e non sarà il mio futuro. Il mio sogno sicuramente è come quello di tantissime persone: il sogno
di sperare e  dimenticare questa parte di vita.
Questo sono io, oggi, una persona più matura che ha capito i propri sbagli.

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