martedì 27 novembre 2012

I vostri testi


Un colloquio strano (io allora lei ora)
Nella penombra dello studio, chiudo gli occhi e………. davanti a me una sfera di cristallo, la sfera si illumina, qualcosa si muove dentro ad essa, vedo una bimbetta magra che saltella in una strada di campagna, spensierata in mezzo alla natura, mi viene incontro, mi guarda, a me lei è famigliare, ma ho l’impressione che il suo sguardo mi interroghi “chi sei?”


Cosa posso dirle? “ che anch’io ho gli occhi verdi come lei, lei bionda, io non più, lei molto sportiva, io molto sedentaria,  lei piena di sogni, io con “qualche” sogno realizzato, lei già allora un po’ melanconica ed io anche, che le persone che allora l’amavano, ora non ci sono più; lei sognava di diventare una insegnante di matematica, io sono diventata una ragioniera; lei sognava di viaggiare, io ho imparato a viaggiare con la fantasia, rinunciando ai viaggi sognati, con qualche mal di pancia.

Un’altra cosa ci accomuna, la timidezza, lei sempre , io a volte ho dovuto  violentarmi per superarla.

Un suo sogno io l’ho  realizzato: una persona meravigliosa al mio fianco e due figli altrettanto speciali.

Ancora qualche cosa in comune, il piacere di vivere nella natura, incantarsi al volo degli uccelli,  cercare nella forma delle nuvole delle rappresentazioni, vederci dei quadri,  entusiasmarsi per un tramonto, per un arco baleno, una eclisse e stare col naso all’insù per vedere le stelle cadenti la notte di San Lorenzo, con la speranza di riuscire ad esprimere un desiderio.

Lei ha odiato il latino, io mi ci sono appassionata quando ormai non mi serviva più.

Debbo dirle “io sono quella che tu sarai e tu sei quella che sono stata, rimaniamo buone amiche”.

Mirella

 

 



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