domenica 18 novembre 2012

Le vostre storie


LETTERA ALLA BAMBINA CHE SONO STATA 

         Eri la numero cinque      5  dopo due maschi e due femmine e nemmeno molto gradita.

            Quello che però forse non fù considerato fino in fondo fu il fatto del regalo : avevi ricevuto qualcosa di impagabile: la vita! Ora stava a te farne buon uso.

            Cominciasti bene eri buona e non davi troppo fastidio, una biondina con i capelli ricci, parlasti ancor prima di riuscire a stare bene in piedi sule tue gambe.

            Ti piaceva stare fuori e chiamavi la nonna Virginia perchè ti aiutasse a superare     il gradino per andare in cortile: nonna Virginia mi vieni a prendere ? Lei arrivava  la schiena ricurva, la mano nodosa ma salda e l'ostacolo era superato.

            Cominciavi a crescere e ricci biondi diventarono castani, i vestiti e le scarpe "passate" dalle sorelle più grandi, ma ancora in ottimo stato.

            Tua madre faceva i vestitini per tutti, le bastava un pezzetto di stoffa per creare un modello. Velluto blù con un colletto di pizzo ed erano meglio di quelli nelle vetrine.

            Imparasti presto a fare i lavori di casa, a fare la pasta tutti i giorni e mentre le tue piccole mani impastavano dal grande cortile si sentivano le grida dei tuoi coetanei   intenti a giocare e giochi cambiavano con le stagioni, si cominciava con il giro d'Italia

e tutti a gridare per il corridore preferito. Bisognava tracciare una pista sotto il pergolato,arginarla, soprattutto dove le curve erano repentine e via con le palline e i   tappi.

            I più fortunati avevano anche le figurine da ritagliare e inserirle nei tappi, ma andava

            bene tutto, l'importante era finire presto i lavori per partecipare.

            Anche alle elementari eri brava - la prima della classe - come i tuoi fratelli e sorelle

            poichè a casa c'era da fare e mancava il tempo per studiare perciò tua madre aveva

            dato questa regola : state attenti in classe e non avrete bisogno di altro.

            La sera  stavate tutti in fila seduti sulla madia a lavorare a maglia. Tuo  fratello grande

era in grado di fare i maglioni, poi si scendeva in abilità fino ad arivare a te che facevi   appena le suolette per i calzini.

            Ma gli anni passano e dire sempre sì diventa difficile, soprattutto se ci sono cinque     persone, anzi tre, che sono certi di essere gli unici detentori della verità rivelata e   gliono imporre le loro regole a tutti.

            Comincia l'adolescenza e sarà qui l'inizio della vera lotta, spesso ricorderai le pelli dei
serpenti che trovavi quando andavi a raccogliere l'erba per i conigli e le anatre che tua
       madre allevava e ricorderai le domande che ti facevi : avranno sofferto molto o questo
            sforzo dava loro la speranza di una vita migliore ?

 

           

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