Il buio su Monte Sole
E’ il titolo di una mostra fotografica che ho visto ieri a Gaggio Montano. Quando sono entrata ed ho cominciato a guardare quegli scatti in “bianco e nero” ho sentito entrare in me lo stesso gelo che sentii quando entrai a Mauthausen.
L’ “orrore”, Monte Sole, un nome così solare, violentato da uno sterminio che sembrerebbe non avere nulla di umano, ma che purtroppo umano è.
L’artista, che non si può chiamare “fotografo”, ha cercato di fissare momenti di luce appena filtrata da nembi neri incombenti sui vari angoli, su ruderi, pietre immobili che urlano gli orrori che hanno visto, testimoni silenziosi di ciò che avvenne nel lontano 1944. Anche la neve non riesce ad essere bianca, anzi si scioglie per scoprire le pietre sotto.
La luce la si indovina quasi come un addivenire, uno stimolo a vedere con gli occhi di un cuore che rifiuta non solo questi eventi ma anche le guerre e gli odi che le hanno generate.
Alla fine un pensiero, queste sono testimonianze che non possono scomparire e uno Stato che si rispetti dovrebbe salvaguardarle come testimonianza del prezzo della nostra libertà………. invece le pietre sono sempre meno e rischiano di essere sotterrate dal tempo e dall’oblio.
Non succeda mai che i nostri giovani non conoscano questa storia.
Grazie per questa recensione.
RispondiEliminaAniceto Antilopi (l'autore)