giovedì 27 dicembre 2012

Alda Merini: l'orrore del manicomio


Alda Merini passò dieci anni in manicomio.

Scrisse le sue memorie di quegli anni in “Diario di una diversa”.

Il brano sotto riportato si riferisce al giorno del suo ingresso nell'istituto.



Ci presero le impronte digitali accompagnando le nostre dita sopra dei fogli luridi a un tratto, tutto, intorno a me, cominciò a girare vorticosamente. Quella ribellione che avevo dentro, diventò sofferenza così acuta e insostenibile che, invece di gridare, svenni. Mentre venivo portata via ho sentito chiaro e distinto l'urlo di una degente che diceva,”No! A me non potete fare questo!”

Ma tutto ciò mi pareva scontato, come scontato poteva essere la crocefissione dell'Uomo.

Mi misero a letto ma nessuno mi carezzò la fronte. Anzi, mi legarono mani e piedi e in quel momento, in quel preciso momento, vissi la passione di Cristo.

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