Pag 122
The time-deniers say: forty’s
nothing, at fifty you’re in your prime, sixty’s the new forty, and so on. I
know this much : that there is objective time , but also subjective time, the
kind you wear on the inside of your wrist, next to where the pulse lies. And
this personal time, which is the true time, is measured in your relationship to
memory .
So, when this strange thing happened
– when these new memories suddenly came
upon me – it was as if, for that moment, time had been placed in reverse. As
if for the moment, the river ran upstream.
Coloro che
negano il tempo dicono: quaranta é nulla, a cinquanta sei nel pieno della
maturità, i sessanta sono i nuovi quaranta e così via. Lo so: che c’è il tempo
oggettivo ma anche quello soggettivo che indossi sulla parte interna del polso,
vicino a dove si avvertono le pulsazioni. E questo tempo personale, che è il
tempo vero, lo misuri in relazione alla memoria.
Così, quando
accadde questa strana cosa – quando mi arrivarono addosso questi nuovi ricordi,
era come se, per quel momento, il tempo scorresse alla rovescio. Come se, per
quel momento, l’acqua del fiume scorresse verso la sorgente.
Pag. 130
I thought, at some level of my
being, I actually thought – that I could go back to the beginning and change
things. (…)
I had been tempted, somehow, by the
notion that we (..) could cut and splice the magnetic tape on which are lives
are recorded, go back to the fork in the
path and take the road less travelled, or rather not travelled at all.
Pensai, in
un qualche livello del mio essere, pensai proprio di poter tornare all’inizio e
cambiare le cose. (..)
Ero stato
tentato, in qualche modo, dalla nozione che potessimo tagliare il nastro magnetico sul quale sono registrate le nostre e incollarne i pezzi , ritornare al bivio nel
sentiero e prendere la strada che pochi
avevano percorso, o forse nessuno.
Nessun commento:
Posta un commento