Da S.
Una donna dall'aspetto severo
e i modi
sbrigativi.
A noi bambini non faceva le coccole ma ci metteva in guardia contro
i preti e i signori. In realtà non ho mai saputo molto di lei. Era nata in un
piccolo paese vicino a Parma da una famiglia di contadini. La madre era morta
giovane e lei aveva accudito quattro fratelli più piccoli. Sapevo che si era
sposata e che dopo pochi giorni uno dei suoi fratelli era andato a riprenderla
e l'aveva riportata a casa. Era sempre vissuta con il padre salvo un breve
periodo trascorso in una grande città
lavorando come governante presso la
famiglia di un vedovo con figli. Poi un giorno all'improvviso aveva lasciato
l'impiego ed era tornata a casa senza dare alcuna spiegazione. Negli ultimi
anni il suo carattere si era addolcito ed era diventata buffa e tenera. Passava
il tempo seduta accanto alla finestra della sua camera raccontando episodi
della sua infanzia. Solo allora ho capito che era stata una persona molto
infelice come tutte le donne della sua famiglia.
E' morta lo scorso anno in un
giorno d'estate, quando ormai credeva,
lei che era atea, che in cielo si
fossero dimenticati di lei.
Era mia zia, la sorella di mio padre.
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