giovedì 19 settembre 2013

Perché si scrive?

Da Anghiari, sede dell''Accademia del Silenzio' vi porto questo frammento

Perché si scrive?
Perché si scrive? La domanda, inevitabile, ritorna sempre, anche se si cerca di evitarla (…) Del resto le risposte possibili sono tutte plausibili senza che nessuno davvero lo sia. Si scrive perché si ha paura della morte? E’ possibile. O non si scrive piuttosto perché si ha paura di vivere? Anche questo è possibile. Si scrive perché si ha nostalgia dell’infanzia? Perché il tempo è passato tropo in fretta? Perché il tempo sta passando troppo in fretta e vorremmo fermarlo? Si scrive per rimpianto, perché avremmo voluto fare una certa cosa e non l’abbiamo fatta? Si scrive per rimorso,  perché non avremmo dovuto fare quella certa cosa e invece l’abbiamo fatta? Si scrive perché si è qui  ma si vorrebbe essere là? Si scrive perché si è andati ma dopo tutto era meglio se restavamo qui? Si scrive perché sarebbe davvero bello poter essere qui dove siamo arrivati e allo stesso tempo essere ancora là dove ci trovavamo prima? (..)

Antonio Tabucchi, ‘Di tutto  resta un poco’

 

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