Pubblicata nel sito di 'Carte sensibili'
Alla domanda chi e che cosa siamo noi un vecchio saggio rispose così:- Siamo la somma di tutto quello che è successo prima di noi, di tutto quello che è accaduto davanti ai nostri occhi,di tutto quello che ci è stato fatto. Siamo ogni persona, ogni cosa, la cui esistenza ci abbia influenzato, o che la nostra esistenza abbia influenzato, siamo tutto ciò che accade dopo che non esistiamo più e ciò che non sarebbe accaduto se non fossimo mai esistiti.-
giovedì 26 settembre 2013
martedì 24 settembre 2013
Silenzio
Dal gruppo dell'Accademia del silenzio di Anghiari
Ben
oltre le idee
di giusto e di sbagliato
c'e' un campo.
Ti aspettero' laggiu'.
Jalaluddin Rumi
( poeta e mistico persiano - XIII secolo)
di giusto e di sbagliato
c'e' un campo.
Ti aspettero' laggiu'.
Jalaluddin Rumi
( poeta e mistico persiano - XIII secolo)
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lunedì 23 settembre 2013
Pillole di saggezza
giovedì 19 settembre 2013
Emozioni
Ricevuto da Leonora Cupane, docente meravigliosa incontrata ad Anghiari
Vedere
un mondo in un granello di sabbia,
e un cielo in un fiore selvaggio.
Chiudere l’infinito in un palmo di mano
e l’eternità in un’ora.
William Blake (1757-1827)
e un cielo in un fiore selvaggio.
Chiudere l’infinito in un palmo di mano
e l’eternità in un’ora.
William Blake (1757-1827)
Trovo incredibile che le emozioni degli esseri umani siano sempre le stesse attraverso il tempo
Perché si scrive?
Da Anghiari, sede dell''Accademia del Silenzio' vi porto questo frammento
Perché si scrive?
Perché si scrive? La domanda,
inevitabile, ritorna sempre, anche se si cerca di evitarla (…) Del resto le
risposte possibili sono tutte plausibili senza che nessuno davvero lo sia. Si
scrive perché si ha paura della morte? E’ possibile. O non si scrive piuttosto
perché si ha paura di vivere? Anche questo è possibile. Si scrive perché si ha
nostalgia dell’infanzia? Perché il tempo è passato tropo in fretta? Perché il
tempo sta passando troppo in fretta e vorremmo fermarlo? Si scrive per
rimpianto, perché avremmo voluto fare una certa cosa e non l’abbiamo fatta? Si
scrive per rimorso, perché non avremmo
dovuto fare quella certa cosa e invece l’abbiamo fatta? Si scrive perché si è qui ma
si vorrebbe essere là? Si scrive perché
si è andati là ma dopo tutto era
meglio se restavamo qui? Si scrive
perché sarebbe davvero bello poter essere qui dove siamo arrivati e allo stesso
tempo essere ancora là dove ci trovavamo prima? (..)
Antonio Tabucchi, ‘Di tutto
resta un poco’
lunedì 2 settembre 2013
Isabella dalla Tanzania
Qui è inverno e fa ..caldo.
Ancora non
sono iniziate le grandi piogge. Il gruppo di ragazzi italiani ci ha appena
salutato e già sono alle prese con l’arrivo delle nuove ragazze per il prossimo
anno accademico: e con queste fanno sette! Per questo ho dovuto affittare
un’altra stanza a piano terra e un bagnetto che va bene per un’etnia di Puffi e
non di Bantu..le tre ragazze che vivono con me e Luciana hanno finito gli esami
e sono andate via proprio il giorno prima dell’arrivo del gruppo
Questo è sempre più il Paese
dell’imprevedibile: ho imparato che la Divina Commedia e Paulo Cohelo sono fra
i classici della letteratura inglese ma probabilmente sono sottigliezze … sto
tentando di allestire una piccola biblioteca e i miei soli 96 volumi girano
parecchio così che sembrano di più..e per questo mi ‘occupo’ di letteratura
inglese.
Ho ripreso ad insegnare al mio corso
quadrimestrale di psicologia, che però, quando ho avuto il calendario delle
lezioni, ho scoperto durare tre mesi (ma si chiama quadrimestrale) e da un po’
insegno italiano ai seminaristi, con frequentanti che variano da 4 a 16 e di
solito non sono gli stessi studenti. Per fortuna s’arrangiano con Google
translator ma devo essere un fenomeno se imparano qualcosa: attualmente sanno presentarsi,
i giorni della settimana (ma non in ordine) e i nomi dei ruoli dei calciatori,
anche se, in un’ipotetica formazione tipo, i miei studenti m’han fatto togliere
Balotelli e mettere Matri: o son tanzano-juventini o non so cosa pensare! Per
il resto si va. Continuano i lavori di costruzione dello studentato e le
attività coi ragazzi: visita e servizio al lebbrosario e film: la colonna
sonora di Sister Act è stata introdotta a grande richiesta fra i canti della
preghiera del vespro, ma non ditelo troppo in giro! Riprenderò presto la mia
attività cinematografica al villaggio (ora che, dopo il furto dei pannelli
solari, è arrivata la corrente elettrica)
Ho fatto anche la disegnatrice di
partecipazioni di matrimoni e consulente d’orecchini: tutti gli italiani, com’è
noto, mangiano spaghetti e si occupano di moda.
Ringrazio chi mi ha scritto e non ha
avuto adeguata risposta: il quasi mese coi ragazzi è stato davvero molto bello
ma altrettanto impegnativo, aggiungete poi che da dieci giorni non abbiamo più
la corrente tutto il giorno, capite che il rapporto con la mail si era un po’
diradato. Consola il fatto di pensarvi tutti in ferie (è vero?)
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