domenica 24 febbraio 2013

Il viaggio della vita


IL  VIAGGIO …

 Il   mio  viaggio inizia con un pensiero di Oscar Wilde: “ Solo facendo quel viaggio, si capirà perché lo si doveva fare, e si darà voce ad una parte di sé che chiede di venir fuori. E se qualche volta è difficile partire, le abitudini, il dovere, gli impegni, la mancanza di tempo, il dubbio, le aspettative delle altre persone … sembrano ostacoli insormontabili, non dimentichiamo che c’è solo una cosa peggiore del viaggiare, ed è il non viaggiare affatto.”

 Sono tanti i viaggi che ci è dato fare: di piacere, di lavoro, per studio … ma il  viaggio che io amo di più, è quello fatto con la fantasia, per immaginare un mondo libero, senza guerre, senza odio, senza ipocrisia, senza dolore … insomma una vera e propria fiaba (sappiamo tutti che le fiabe non esistono, ma è bello anche solo immaginarle).

Ma uno dei viaggi più belli in assoluto, quello che ognuno di noi fa e di cui avrà sempre un ricordo fantastico e speciale, è il viaggio della vita, un viaggio che ha inizio con la nostra nascita.

La vita inizia a scorrere, con i suoi alti e bassi, con un proprio ritmo che cambia con il nostro umore: gli anni passano e volano via in un batter d’occhio senza che nemmeno ce ne accorgiamo, un anno, due, tre … arriva l’infanzia con la sua spensieratezza, l’adolescenza con le sue incertezze, l’età adulta con le sue preoccupazioni, l’età matura con la sua saggezza.

E’ un viaggio quello che facciamo crescendo e maturando, un viaggio con le sue tappe e fermate, alcune molto importanti, che mettono un segno forte e ben visibile sul nostro percorso.

Nel mio viaggio ho cercato e cerco ancora il nuovo, fra la paura e l’attrazione per ciò che mi è estraneo, con la voglia di conoscere e di entrare in contatto con chi è diverso da me, per cogliere quello che di buono può darmi, adattandomi sempre a situazioni imprevedibili.

Ho sempre fatto tesoro dell’insegnamento di mia nonna che mi diceva: “Ogni intoppamento è un giovamento”: non lasciarti scoraggiare dagli intoppi, se saprai vederli, nascondono sicuramente dei vantaggi”.

Ho avuto passaggi difficili, soste improvvise, fermate impreviste, anche se avrei sperato di non incontrare mai sul mio cammino dolore, amarezza, delusioni …

 Ho comunque sempre tenuto presente la meta: raggiungerla è stato il mio tanto agognato, ma non unico desiderio.

Viaggiando ho imparato a non avere fretta di giungere a destinazione, è meglio se il viaggio dura tanto, se ne approfitterà per esplorare il mondo, si arriverà alla meta al momento giusto, contenti di aver vissuto tante esperienze ed emozioni.

E se la meta del nostro viaggio non sarà quella  che ci aspettavamo, sarà valsa comunque la pena raggiungerla, per tutto ciò che si è vissuto per arrivarci.

 Come dice, infatti, Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nell’esplorare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
 
Ariel

 

 

 

giovedì 21 febbraio 2013

Elogio dei piedi, di Erri De Luca


 


de-luca

Perché reggono l’intero peso.
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.
Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
Perché portano via.
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.
Perché non sanno accusare e non impugnano armi.
Perché sono stati crocefissi.
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.
Perché, come le capre, amano il sale.
Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

mercoledì 20 febbraio 2013

La vela e il vento


Quando la vela troppo gonfia prende

senza controlli il vento

la mano  corre alla cima a raddrizzar la rotta.

E quando floscia contro l’albero sbatte

la vela invano, la mano cerca

una bava di vento a ritrovar l’abbrivo.

Non sa la mano a quale porto o spiaggia

sta volgendo la prora.
 
M.S.

 

martedì 19 febbraio 2013

Ad alcuni piace la poesia



Ad alcuni-
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.

Piace-
mi piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.

La poesia -
ma cos'e' mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
e' stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano.

Wislawa Szymborska





giovedì 14 febbraio 2013

Contro la violenza sulle donne

> IN TUTTO IL MONDO si stanno organizzando manifestazioni contro la Violenza
> SULLE DONNE per il giorno di San Valentino.
> “UNA DONNA SU TRE SUL PIANETA SARÀ VIOLENTATA O PICCHIATA NEL CORSO DELLA SUA
> VITA. UN MILIARDO DI DONNE VIOLATE È UN’ATROCITÀ. UN MILIARDO DI DONNE CHE
> DANZANO È UNA RIVOLUZIONE”.
> Queste le parole con cui sul sito http://onebillionrising.org/ ‘One Billion
> Rising’ (billion=miliardo) si introducono le ragioni dell’iniziativa del 14
> febbraio, il “WHY WE RISE” (perché ci ribelliamo). Il fine è semplice e chiaro:
> mettere la parola fine alla violenza sulle donne.


Testo  “BREAK THE CHAIN”
Lyrics by Tena Clark Music by Tena Clark/Tim Heintz

I rise my arms to the sky
On my knees I pray
I'm not afraid anymore
I will walk through that door
Walk, dance, rise
Walk, dance, rise

I can see a world where we all live
Safe and free from all oppression
No more rape or incest, or abuse
Women are not a possession

You've never owned me, don't even know 
me I'm not invisible, I'm simply wonderful
 I feel my heart for the first time racing I feel alive, I feel so amazing

I dance cause I love
Dance cause I dream
Dance cause I've had enough
Dance to stop the screams
Dance to break the rules
Dance to stop the pain
Dance to turn it upside down
Its time to break the chain, oh yeah
Break the Chain
Dance, rise
Dance, rise

In the middle of this madness, we will stand I know there is a better world Take your sisters & your brothers by the hand Reach out to every woman & girl

This is my body, my body's holy
No more excuses, no more abuses
We are mothers, we are teachers,
We are beautiful, beautiful creatures

I dance cause I love
Dance cause I dream
Dance cause I've had enough
Dance to stop the screams
Dance to break the rules
Dance to stop the pain
Dance to turn it upside down
It's time to break the chain, oh yeah
Break the Chain, oh yeah
Break the Chain

Dance Break Inst.

Dance, rise
Dance, rise

Sister won't you help me, sister won't you rise x4

Dance, rise
Dance, rise

Sister won't you help me, sister won't you rise x4

This is my body, my body's holy
No more excuses, no more abuses
We are mothers, we are teachers,
We are beautiful, beautiful creatures

I dance cause I love
Dance cause I dream
Dance cause I've had enough
Dance to stop the screams
Dance to break the rules
Dance to stop the pain
Dance to turn it upside down
Its time to break the chain, oh yeah
Break the Chain, oh yeah
Break the Chain


Testo  italiano “BREAK THE CHAIN”
SPEZZA LA CATENA
Traduzione di Maria Di Rienzo
Sollevo le braccia al cielo
Prego in ginocchio
Non ho più paura
Io attraverserò quella soglia
Cammina, danza, sollevati
Cammina, danza, sollevati
Posso vedere un mondo dove tutte viviamo
sicure e libere da ogni oppressione
Non più stupro, o incesto, o abuso
Le donne non sono proprietà
Tu non mi hai mai posseduta, neppure sai chi sono
Io non sono invisibile, sono semplicemente meravigliosa
Sento il mio cuore prendere la corsa per la prima volta
Mi sento viva, mi sento straordinaria
Danzo perchè amo
Danzo perché sogno
Danzo perchè non ne posso più
Danzo per arrestare le grida
Danzo per rompere le regole
Danzo per fermare il dolore
Danzo per rovesciare tutto sottosopra
E' ora di spezzare la catena, oh sì
Spezzare la catena
Danza, sollevati
Danza, sollevati
Nel mezzo di questa follia, noi ci ergeremo
Io so che c'è un mondo migliore
Prendi per mano le tue sorelle e i tuoi fratelli
Cerca di raggiungere ogni donna e ogni bambina
Questo è il mio corpo, il mio corpo è sacro
Basta scuse, basta abusi
Noi siamo madri, noi siamo maestre,
Noi siamo bellissime, bellissime creature
Danzo perchè amo
Danzo perché sogno
Danzo perchè non ne posso più
Danzo per arrestare le grida
Danzo per rompere le regole
Danzo per fermare il dolore
Danzo per rovesciare tutto sottosopra
E' ora di spezzare la catena, oh sì
Spezzare la catena
Danza, sollevati
Danza, sollevati
Sorella, non mi aiuterai? Sorella, non ti solleverai? (x4)
Danza, sollevati
Danza, sollevati
Questo è il mio corpo, il mio corpo è sacro
Basta scuse, basta abusi
Noi siamo madri, noi siamo maestre,
Noi siamo bellissime, bellissime creature
Danzo perchè amo
Danzo perché sogno
Danzo perchè non ne posso più
Danzo per arrestare le grida
Danzo per rompere le regole
Danzo per fermare il dolore
Danzo per rovesciare tutto sottosopra
E' ora di spezzare la catena, oh sì
Spezzare la catena
Spezzare la catena

mercoledì 13 febbraio 2013

Isabella dalla Tanzania


Il camion della Cocacola è rovinato sull’unico monumento storico di Mwanza ( il tronco dell’albero cui i tedeschi impiccavano i delinquenti): metafora del cambiamento di questo Paese.
I cinesi vanno sempre più veloci e presto sarà pronto il loro mercato: prodotti cinesi su tre piani, niente vista lago ma sulla strada più trafficata della città.
Anche i tanzaniani ci provano ad andare veloci: sono stata via un mese e non mi trovo più parroco, vicario, direttore della sanità, moderatore della diocesi ecc. e noi? Noi andiamo un po’ come dei diesel: una settimana per avere l’acqua al cantiere (che inizierà a giorni), una settimana per un preventivo: però ne valeva la pena: €750 di portarotoli per carta igienica (dove spesso la gente non la usa: sono rari???), chissà quante settimane per poter registrare l’ambulanza e così utilizzarla, oggi due ore di attesa per parlare col segretario del vescovo … però..meno male che c’è la suora della curia che continua a brontolarmi per i miei ritardi e meno male che in un anno e mezzo non ha ancora imparato il mio nome (ed è quella che mi fa i documenti …)…le cose si involvono poi si risolvono e non capisci bene come. Due nostri medici si sono trasferiti a Bukumbi per iniziare il progetto coi malati di HIV: insomma si va! anche se a volte ci sono giornate (e sono sempre le più calde) in cui sembra di non concludere nulla, in altre tutto si infila. Una routine africana cui comincio ad abituarmi anche se l’accoglienza è stato un allagamento bis di casa nostra, rotture varie, luce che va e viene e non so ancora quando inizierò l’insegnamento: il mio direttore nonché collega unico non è ancora tornato a Mwanza.
That’s Tanzania

domenica 3 febbraio 2013

Dorothy Parker, Tanto vale vivere


Dorothy Parker, nata Dorothy Rothschild , (1893-1967) é stata scrittrice, poetessa e giornalista americana  

I rasoi fanno male,
I fiumi sono freddi,
L’acido lascia tracce,
Le droghe sono illegali,
I cappi cedono,
Il gas è nauseabondo…
Tanto vale vivere.