venerdì 13 giugno 2014

"Ciao vi dirò"

L'editrice Memori presenta "Ciao vi dirò".
Un pezzo della storia d'Italia, la storia di una vita in cui tutti, tra le righe, finiamo per riconoscerci.
http://memori.it/?p=617



"Come ci sono finita qui, a scappare davanti agli idranti della polizia, con la Celere che carica. E c’è un tizio che mi tiene per mano. Un tizio che non conosco.
Come aveva fatto a finire lì? Eppure la sua storia la conosceva benissimo con tutti quei quaderni che aveva riempito. Cominciò a scrivere quando Cesarina le chiese se si ricordava il Lupo e l’Albertina che faceva la staffetta.
E lei aveva avuta paura di dimenticare. Dimenticare anche l’uomo con la verruca e quello con il fazzoletto al collo e sua moglie con il rosario. E poi c’erano le storie.
E se non le scriveva lei, quelle storie sarebbero andate perdute. Storie belle: la storia del matto del Sasso e quella del direttore d’orchestra che aveva sfidato i fascisti e quell’altra del ragazzino ferito e quella del diavolo e dell’acqua solfanina.
La mamma le aveva comprato quel bel quaderno a righe con la copertina nera e con la riga rossa che segnava il bordo della scrittura.
E lei aveva scritto e scritto e scritto. Aveva sette anni allora e la zia Elide voleva correggere gli errori, mettere a posto l’italiano ma lei aveva detto di no, che le piaceva così".